ITALIA ROCK PROGRESSIVE VOL. III

contaminazioniApriamo questo articolo con un ricordo e un saluto ad Alessandro Centofanti, tastierista di numerosissimi cantautori italiani ma soprattutto tastiera dei Libra un gruppo che fa parte del panorama rock progressive scomparso il 10 novembre.

Come già detto nei precedenti articoli, mi sto soffermando su questa corrente italiana perché, dopo gli anni ’60, la musica italiana scorre su due strade diverse. Da un lato abbiamo quella che oggi viaggia sulla strada del pop, figlia dei primi cantautori, dei quali abbiamo parlato nelle prime pagine di questa rubrica. Dall’altro troviamo quella corrente, che nella sfera commerciale, oggi risulta di nicchia.

Avevamo visto come, il rock progressive italiano, fu protagonista di numerose manifestazioni e di come radio e giornali del periodo ne osannassero il successo sia nazionale che estero.

Il termine rock progressive potrebbe ingannare sulla qualità del suono, pensando al rock, molti pensano a suoni duri, testi forti, composizioni che hanno una spinta elettronica e in parte è così ma, il rock progressive italiano, non era solo quello. A metà degli anni ‘70 il rock italiano prese una strada incredibile, emozionante. Non fu più solo progressive ma anche romantico e sinfonico. Siamo negli anni di maggior successo di gruppi come Le Orme, Il Banco del Mutuo Soccorso, i New Trolls hanno appena finito di cavalcare il successo di Concerto Grosso e sono pronti a partire con quello di Concerto Grosso Vol.II, c’è una ricerca del rock nel classico che ha dell’incredibile. I gruppi non si limitano solo a fare rock, ad inciderlo e portarlo per le piazze. Il lavoro di ricerca si insinua nella musica classica, sinfonica e orchestrale. Attraverso questo sentiero diversi gruppi si incagliano in questa magnifica interpretazione del rock.  Bacalov, che aveva già firmato nelle vesti di autore l’album sopracitato del New Trolls, firma anche il successo dell’album Contaminazione del Rovescio della Medaglia e della rivisitazione in chiave rock di alcuni brani tratti dal Clavicembalo ben temperato di Bach e Preludio tema canzona degli Osanna (anche colonna sonora del film Milano calibro 9). Nel ’74 Vittorio De Scalzi lascia i New Trolls per formare gli N.T. Atomic System che, nello stesso anno, pubblicano una rilettura in chiave rock del celeberrimo poema di Mussorgskij  Una notte sul monte Calvo.

Il filone rock-romantico-sinfonico fu, del genere, sicuramente quello più proficuo e di certo non povero di figure ed esponenti come  i Trip con Caronte, un lavoro basato sui suoni delle tastiere, i Delirium  autori nel 1971 di Dolce acqua e protagonisti a Sanremo ’72 con un giovane Ivano Fossati alla voce e al flauto, i Rovescio della Medaglia che oltre all’album Contaminazione, pubblicarono  anche La Bibbia nel 1971, disco con il quale esordirono e che vantava sonorità hard e testi ricercatissimi. Nel ‘72 nasce il disco “Dedicato a Giovanna G” degli Hunka Munka guidati da Roberto Carlotto (dopo membro dei “Dik Dik”) e alle chitarre un giovanissimo Ivan Graziani.locandina banco mutuo soccorso

Insieme ai gruppi di spicco che ormai conosciamo, dagli anni ’70 fino al declino, coinciso con l’affermarsi del punk e del new wawe, si formarono diversi gruppi minori e forse troppo sottovalutati che purtroppo pubblicarono solo uno o in casi più rari due album. Vanno assolutamente ricordati gli Alluminogeni, che incisero Scolopendra, gli Alphataurus, gli Alusa Fallax, il Biglietto per l’Inferno con il sorprendente disco omonimo dalle sonorità ruvide e le doppie tastiere, i Goblin noti per la celebre colonna sonora di Profondo rosso, i Jumbo con il concept DNA, i Museo Rosenbach autori di Zarathustra, Quella Vecchia Locanda con due 33 giri di progressive melodico, e i Raccomandata con Ricevuta di Ritorno. Una menzione a parte meritano i Metamorfosi artefici di una delle perle del progressive sinfonico, Inferno del 1973, che esprime una musica a tratti epica dominata dalle tastiere di Enrico Oliveri e dalla voce carismatica del cantante Davide “Jimmy” Spitaleri, e la Locanda delle Fate che nel 1977 incise Forse le lucciole non si amano più, uno degli ultimi album di buon livello del progressive anni settanta.

Da non perdere, assolutamente, per gli amanti del genere, il concerto che si terrà al Gran Teatro il 6 Dicembre, del Banco del Mutuo Soccorso. Il concerto che fa parte del loro live tour 2014, vedrà la presenza di Angelo Branduardi, Maurizio Solieri, Giuseppe Cederna, Ambrogio Sparagna Cesareo (Elio e le storie tese) e Jhon De Leo, oltre al voice off di Franco Battiato, Toni Servillo, Franca Valeri, Rocco Papaleo, Moni Ovadia, Valerio Mastandrea.

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