Il cinema nell’isola verde
Erano i tempi in cui principi e regnanti, miliardari e donne dal fascino irresistibile ed esotico, percorrevano, spesso scalzi, le viuzze dei borghi, abitate da gente semplice ed ospitale. E mentre i giovanotti amoreggiavano con le belle signorine straniere sulle spiagge al chiaro di luna, tantissimi VIP si intrattenevano nelle locande ad ascoltare musica dal vivo e a bere vino del posto. Erano gli anni d’oro nei quali dire Ischia significava vita bella, piacevole ed allegra. E’ in questo contesto che il regista francese e premio Oscar René Clément, nel 1960 decide di utilizzare l’isola quale set per il thriller Plein soleil (Delitto in pieno sole), tratto dal romanzo di Patricia Highsmith. Con lui sull’isola arriva un giovanissimo Alain Delon e l’affascinante Marie Laforêt. Quel film per Delon significò molto: non solo fu osannato dalla critica internazionale ma, ad Ischia, ebbe l’occasione di essere notato dal Maestro Luchino Visconti (pag) che, l’anno successivo, lo volle quale interprete principale di Rocco e i suoi fratelli. Il film viene ambientato in una Ischia Ponte agli inizi di settembre, quando il sole tarda a calare dal Castello Aragonese, quel simbolo dell’isola, che il regista francese non volle mai inquadrare nel suo film. “Connota troppo il luogo; la sua figura rischierebbe di distrarre lo spettatore e di distogliere l’attenzione dal film” – dichiarò qualche anno dopo, Renè Clement, interrogato sul perché non avesse inquadrato mai il castello. Nel Piazzale Aragonese i costruttori realizzano il finto ingresso dell’albergo Miaramare e il bar. Il pontile vecchio in legno, memore di un tempo che fu, riempie la scenografia insieme a botti di vino e reti da pescatori. Il regista approfitta della processione del Santo patrono, San Giovan Giuseppe della Croce, e inserisce nel film le riprese di un evento spontaneo e non costruito artisticamente. Alcune scene vengono girate all’esterno della galleria Mazzella, in un appartamento privato e nel portone di Casa Paglionico, tutti situati in Via Luigi Mazzella, mentre per le scene interne alla barca, per simulare il rollio venne attrezzato il vecchio cinema Pidocchietto in largo Convento, che fu interamente svuotato dalle sedie per ospitare la costruzione della barca al suo interno. Grazie al cinema, per la prima volta Ischia offriva anche uno studio, dove poter girare scene di interno. Il 1960 fu un anno molto florido per l’isola: ben 4 produzioni si alternarono ad utilizzarla quale set per le loro riprese. Ad Ischia Ponte ritornarono i pirati, con la produzione italiana del film Morgan il Pirata del regista Primo Zegli, girato nelle acque di Cartaromana e sulla spiaggia dei Maronti. L’interprete principale del film è l’attore-culturista statunitense Steve Reeves, conosciuto al pubblico per film quali Le fatiche di Ercole, e Gli ultimi giorni di Pompei. La troupe resta sull’isola circa due mesi per le riprese cui partecipano molti isolani come comparse. A Lacco Ameno, nella baia di San Montano, si realizza la prima parte di girato per il film Intrigo a Taormina , meglio conosciuto come Femmine di lusso con un giovane Ugo Tognazzi nei panni del protagonista. Il film, prodotto dalla Cineriz per la regia di Giorgio Bianchi, aveva un cast di tutto rispetto: dal mitico campione ciclista Gino Bartali a personaggi come Walter Chiari, Sylva Koscina, Gino Cervi, Mario Scaccia, Gisella Sofio, Ivan Desny, Caprice Chantal, Belinda Lee, Gabriele Ferzetti, Elke Sommer, Marcello Bonini Olas. Dopo le scene iniziali nella baia e sullo yacht del Commendatore Rizzoli, la produzione prese il largo per raggiungere le coste siciliane e Taormina. In quello stesso anno Rizzoli punta ancora ad un film che evoca l’isola sin dal titolo: Appuntamento ad Ischia , coinvolgendo un nutrito cast di attori ben conosciuti all’epoca Antonella Lualdi, Maria Letizia Gazzoni, Linda Christian, Carlo Croccolo, Yvette Masson, Pietro De Vico, Elsa Vazzoler, Ugo D’Alessio, Ciccio Ingrassia, Franco Franchi, Ughetto Bertucci, Mimo Billi, Mario Castellani, Paolo Ferrari e un Pippo Franco, alla sua prima apparizione cinematografica. Trattandosi di un genere musicale l’interprete principale è la voce italiana per eccellenza: il cantante nazional popolare Domenico Modugno. Il film ancora una volta rievoca le bellezze dell’isola, partendo dalle carrozzelle con il cavallo al Porto d’Ischia, gli oleandri in fiore e gli innumerevoli angoli suggestivi. La pellicola viene girata in diverse località dell’isola, da Lacco Ameno a Forio sulla spiaggia di Citara. Al suo esordio nel film, anche il duo comico siciliano: Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Alcune scene vengono girate all’interno del night O’ Pignatiello (di Rizzoli a Lacco Ameno) e in un’abitazione sulla strada del Castiglione, che da Ischia porta a Casamicciola Terme. Nel ruolo di un giovane batterista troviamo Franco Califano, anch’egli ai suoi esordi cinematografici, mentre invece la tigre di Cremona, Mina, veste i panni di sé stessa nel carosello musicale che viene girato sulla spiaggia del Bagno Ricciulillo, in località Punta Molino. Per le riprese la cantante si esibisce anche al night El Castillo d’Aragona, e durante il suo soggiorno ad Ischia intrattiene rapporti di amicizia con diversi isolani tra cui il parrucchiere Claudio Ferrandino, detto Cap e’ fierr.Infine, sulla scia del musical, anche i tedeschi approdano in quell’anno ad Ischia con il film Wir wollen niemals auseinandergehn , conosciuto anche con il titolo di Non vogliamo mai separarci. Questa volta a fare da sfondo all’opera è la brulla Serrara Fontana con le distese contadine e il porticciolo di pescatori di Sant’Angelo, con le sue casette colorate (nonostante il film sia in bianco e nero) e le pecorelle della protagonista: la cantante Vivi Bach. Ma la produzione di Artur Brauner, non sarà l’unica tedesca ad utilizzare l’isola in quegli anni,. Poco dopo infatti, nel 1961, una co-produzione Lombardo-Tedesca arriva sull’isola per girare Freddy und der Millionaire, conosciuto anche come La signorina Miliardo. Il film si ambienta tra il Porto d’Ischia e la pineta di Punta Molino con gli interni in una villa del luogo. Sempre sulla scia del genere commedia-musicale, nel 1962 arriva un’altra produzione italiana Diciottenni al sole. Il soggetto è del duo Castellano & Pipolo, autori di numerose commedie musicali nella capitale, la regia è affidata a Camillo Mastrocinque e le musiche sono del maestro Ennio Morricone, che si apprestava di lì a poco, a diventare uno dei grandi autori internazionali di colonne sonore per il cinema. Una giovanissima Catherine Spaak è la protagonista di questa commedia brillante che spopola all’estero, sopratutto nei paesi asiatici (Giappone e Cina) dove viene venduto con l’ausilio dei sottotitoli. Il film, parte dall’imbarco degli aliscafi a Napoli per spostarsi prima a Procida e poi ad Ischia, dove la vita notturna dei protagonisti, segue a giornate tra sole mare e divertimento. Molte scene vengono girate sulla spiaggia Antonio (in zona Punta Molino) con lo sfondo del Castello Aragonese ed altre sulla piazzola al lungomare Vincenzo Telese, dove la protagonista si esibisce in uno straordinario twist sulle musiche di Peppino di Capri, che all’epoca esordiva nei night isolani come O’ Rangio Fellone e il Monkey Bar. Anche in questo film Ischia emana tutta la sua bellezza, dalle caratteristiche apette (soprannominate tuc tuc) allo splendore del suo mare.Nel frattempo ad Ischia Ponte si erano già posizionati i grandi camion della più mastodontica produzione mai sbarcata sull’isola fino a quel momento. Hollywood con la Twenty Century Fox era nuovamente ad Ischia e questa volta c’era in grande stile. Circa un anno di preparazione per realizzare ben 20 minuti di quel kolossal che resterà nella storia del cinema: Cleopatra. Il tortuoso film, che vide l’abbandono di diversi registi e tante controversie (oltre al budget astronomico) venne girato prevalentemente ad Ischia Ponte. I costruttori dovettero adattare alcuni dei primi traghetti presenti sull’isola, per trasformarli in barche egiziane e romane. Così come la sontuosa barca di Cleopatra che restò attraccata al nuovo pontile di Ischia Ponte per ben quattro mesi. Si può dire che l’intera isola prese in qualche modo parte al film. Le comparse furono centinaia ma anche i lavoratori che a vario titolo contribuirono alla produzione. C’è ancora chi ricorda che in quegli anni, con i guadagni derivanti dal film, comprò addirittura casa. Il cast e ricco di grandi divi americani, Rex Harrison, Pamela Brown, George Cole, Gregoire Aslan, Hume Cronyn, Cesare Danova, Kenneth Haigh e soprattutto i due protagonisti Elizabeth Taylor e Richard Burton che ad Ischia si incontrarono per la prima volta e videro sbocciare il loro grande amore.Sul pontile che porta al Castello aragonese venne costruito il finto arco che delineava il confine tra la terra ferma e l’impero di Marcantonio. Le abitazioni del borgo, e tutta la modernità che pian piano stava trasformando l’isola vennero coperte con delle pagliarelle, anche note come arelle un insieme di sottili canne legate tra loro. Le scene in battaglia furono girate nelle acque antistanti la baia di Cartaromana. Persino lo spazio davanti alla Torre di Michelangelo (Torre di S. Anna) venne utilizzato per girare alcune sequenze della battaglia in mare. Dal carcere di Punta Molino al borgo di Ischia Ponte, l’isola si era trasformata, peer la finzione scenica, nella greca Azio. I motoscafi riva accompagnavano i protagonisti sulle barche per girare le scene delle battaglie. Le centinaia di comparse, rigorosamente coordinate dall’allora dipendente dell’Ufficio Turistico Giannino Messina, si snodavano lungo il borgo per prendere parte alle scene. Ischia Ponte era blindata per ospitare solo le centinaia di maestranze e i camion della produzione. La Twenty Century Fox portò promozione e benessere economico per tutti. Dopo qualche anno, nel 1966, mentre era vivido il ricordo della sontuosa produzione hollywoodiana, Ischia accoglie un’altra produzione americana: la United Artist, per realizzare un film tratto da una commedia di Neil Simon: Caccia alla Volpe . Il regista è Vittorio De Sica, che conosce bene l’isola, giacché c’era stato qualche anno prima (1957) per girare Vacanze ad Ischia . Questa volta le locations sono a Sant’Angelo che, per l’occasione, viene trasformata nella località di Sevalio. Al suo esordio in questo film un giovane Lando Buzzanca nei panni del commissario della polizia locale, ma non mancano altri attori Italiani del momento, come: Paolo Stoppa, Lydia Brazzi, Tino Buazzelli, Maria Grazia Buccella, Carlo Croccolo e Salvatore De Leone. Il protagonista (la volpe) è il mitico Peter Sellers che insieme alla moglie Britt Ekland si gode il sole del porticciolo, tra una ripresa e l’altra. Quasi tutti gli abitanti del piccolo borgo di pescatori vennero utilizzati come figuranti della popolazione locale e comparse. Il ristorante “dal Pirata” venne camuffato, e nell’area del porticciolo venne creata dalla scenografia la finta fontana per le lavandaie in piazza. Il bar del centro fu ricoperto con un finto portale di una chiesa per rendere la piazza il più possibile simile alla località sicula di Sevalio. Un’inquadratura fu girata dai tornanti dei Maronti (a Barano) dove, per la scena in cui i contrabbandieri arrivano in furgone, fu collocato un finto cartello che indicava il paesino di Sevalio.Così mentre la produzione di De Sica lasciava Sant’Angelo, per ultimare le riprese a Roma, ad Ischia Porto si allestiva il set per un altro film altamente promozionale per l’isola: Ischia operazione amore. La Rizzoli production ritorna alla carica portando ad Ischia un nutrito gruppo di attori italiani: Anna Campori, Vittorio Caprioli, Alberto Cevenini, Helen Chanel Walter Chiari, Umberto D’orsi, Ermelinda De Felice, Peppino De Filippo, Adriana Facchetti, Edda Ferronao, Graziella Granata, Angelo Infanti, Ignazio Leone, Evi Marandi e Didi Perego. Tra loro c’è anche un giovane cantante che ha fatto la sua fortuna con il brano che sta spopolando in Italia e all’estero “Quando Quando”: Tony Renis. Ischia sembra anche il set degli esordi: dopo aver portato fortuna a Mina, Peppino di Capri, Lando Buzzanca, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, questa volta ad apparire per la prima volta in un film è il duo milanese di Ric & Gian. Le scene del film si dividono tra l’Albergo della Regina Isabella a Lacco Ameno, la piazzetta San Girolamo ad Ischia Porto dove uno dei protagonisti, Peppino De Filippo, gestisce un negozio di parrucchiere; e il Night “El Castillo de Aragona” che, da qualche anno ha iniziato la sua attività di balera musicale. Al suo interno vennero girate alcune scene con Ric e Gian. Altre scene furono girate nella baia di San Montano e a Forio d’Ischia dove fu ospitata la casa del Questore.
Michelangelo Messina – Backstage press